Home
ORGANIGRAMMA
  » Sindaco
  » Giunta
  » Consiglio
  » Uffici
ALBO PRETORIO ON LINE
AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE
PUBBLICAZIONI L.R. 11/2015
SERVIZI ON LINE
 
- Beni Culturali
    » Ricettività
    » Eventi
    » Beni Architettonici
  - Istruzione e Formazione
  - Servizi previdenziali e assistenziali
  - Tutela della Salute
  - Tasse
  - Lavoro
MODULISTICA
REGOLAMENTI
AGEVOLAZIONI BONUS GAS
PROGETTO APQ GIOVANI
E-MAIL
CONTATTI
DOVE SIAMO
STATUTO
STORIA
NEWS - Pubblicazioni
FOTOGALLERY
LINKS
COME FARE PER
URP
Servizi di egovernment di futura attivazione
Elenco Siti Tematici
Comune di
Santa Domenica Vittoria
P.zza Aldo Moro, 29 - Tel. 095 925385
info@comunesdv.it
Posta Elettronica Certificata
 
 
area_riservata
scrivi_sindaco
farmacia
eremo
marianna
citta_montagna
previsioni

Valid XHTML 1.0 Transitional

CSS Valido!

PRIVACY

NOTE LEGALI

 
logo
Comune di Santa Domenica Vittoria
Arte e Cultura
Santa Domenica Vittoria
Le accurate ricerche d'archivio di Mons. Pio Giardina hanno appurato che le origini del paese sono feudali e risalgono alla prima metà del seicento: esso, infatti, cominciò ad esistere con il nome attuale a partire dal 1628, come feudo della famiglia Pagano che lo aveva acquistato dal Marchese di Roccella.
I Pagano tennero il territorio denominato Santa Domenica fino al 1710. Dopo vari passaggi ed una lunga serie di matrimoni e di lasciti, l'erede, Vittoria di Giovanni, sposò Domenico Alliata, principe di Villafranca e governatore di Messina.
Essa ebbe una particolare sollecitudine nello sviluppo del paese e curò nel 1776 la trasformazione dell'originaria Cappella in Chiesa Sacramentale, dotando la nuova costruzione di un fonte battesimale con lo stemma della sua famiglia (vedi foto) che è l'oggetto più antico che la chiesa conservi, e di vari arredi preziosi.
Il suo nome fu associato a quello di Santa Domenica nel 1864, dovendosi ovviare all'omonimia di vari comuni così denominati: in tale data il Consiglio Comunale sceglieva il nome di Donna Vittoria di Giovanni Alliata,"nome di riconoscenza imperitura per l'illustre Principessa benefattrice, e nome d'augurio per la vita e la prosperità del paese".
Il centro della cittadina ospita la spaziosa ed alberata piazza Marconi, affiancata dal principale asse viario urbano (Via Libertà) e con vicino il monumento ai Caduti.
Da qui la via Giovanni XXIII porta alla chiesa Madre, che presenta un robusto campanile con cuspide ed orologio e sul fianco sinistro elementi in vista dell'antica struttura. Dai portali che incidono la semplice facciata si entra nell'interno, a tre navate su pilastri, con altari che ospitano recenti statue di Santi, e il piccolo fonte battesimale marmoreo con lo stemma nobiliare della casata Alliata; in fondo alla navata di destra vi è la venerata statua del patrono S. Antonio Abate, cui vengono tributati solenni festeggiamenti nel mese di Settembre.
Di fronte alla Chiesa vi è il palazzo conosciuto come"a Turri" (la torre), residenza feudale (XVIII sec.) assai rimaneggiata e recentemente restaurata che, insieme con la Chiesa, è il più antico edificio del paese. Nell'angolo ovest è di rilievo la struttura in pietra perfettamente conservata, che trova riscontro in quella dell'angolo ovest della Chiesa: questo particolare fa supporre che i due edifici, oltre ad essere stati edificati nello stesso periodo, siano opera delle stesse maestranze.
Nel lato sud dell'edificio esiste ancora l'antica corte "u bagghiu", che conserva l'acciottolato originario; attorno ad essa sorgevano botteghe artigianali e magazzini destinati alla conservazione dei prodotti dell'antico Feudo.
Verso nord si trova il caratteristico quartiere "Pertichigna", più conservato,dove vi sono casette basse con copertura in canali di cotto e tipici portaletti in pietra di taglio con terminazione ad arco ribassato, realizzato in due pezzi congiunti nella mezzeria.
Si risale su via Libertà presso lo slargo della fontana dove ad un livello più basso è una caratteristica fontana pubblica,decorata da due teste di leone che riversano l'acqua su fonti in pietra. All'intorno sono eleganti palazzetti, tra cuiil palazzo Spartà, costruito da una delle famiglie più antiche del paese, con tratti di elegante semplicità.
La facciata, con il suo disegno di pietre scolpite, senza intonaco, mantiene i caratteri dell'antica edilizia locale. Risalendo la via principale verso l'odierna piazza, di fronte al Monumento ai Caduti, si affaccia il vecchio palazzo del Municipio fortemente degradato.
Salendo dalla piazza principale verso il quartiere più alto del paese "i rocchi", detto in questo modo per la massiccia presenza di pietrame nella zona e nelle abitazioni, si può ammirare un antico abbeveratoio, totalmente realizzato in pietra, che presenta una parte adibita al ristoro degli animali e sulla sinistra una fontanella utilizzata dai pastori per bere.
All'inizio del paese, dal lato sud, il palazzo della famiglia Papa, composto e suggestivo, con interessanti archi in pietra sulle porte.
STORIA
TERRITORIO
 
 
Responsabile P.A. : Giannone Maria - info@comunesdv.it   
 
 
© 2010 Sipafweb - Tutti i diritti riservati