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L'asbesto (o amianto) è un insieme di minerali del gruppo degli inosilicati (serie
degli anfiboli) e del gruppo dei fillosilicati (serie del
serpentino).
Definizione dal vocabolario treccani (http://www.treccani.it/vocabolario/amianto/)
amianto s. m. [dal lat. amiantus, gr. ἀμίαντος «incorruttibile»,
comp. di ἀ- priv. e tema di μιαίνω «corrompere»].
– Minerale, varietà di serpentino o di anfibolo, costituito di fibre
sottilissime; si distinguono: l’a. di serpentino (oasbesto), il più pregiato perché si presenta in fibre
morbide e flessibili; l’a. d’anfibolo, varietà fibrosa di actinolite; l’a.azzurro, o del Capo, varietà filamentosa di crocidolite; l’amosite, varietà a fibra molto lunga di antofillite. Per
la sua alta resistenza alla fusione e alla combustione l’amianto è servito a
fabbricare tessuti incombustibili (adoperati tra l’altro per speciali tute) ed
è stato inoltre usato per guarnizioni a tenuta di vapore o d’acqua calda, per
resistenze, filtri, diaframmi, ecc.; impastato con cemento dà prodotti del tipo eternit. Questi impieghi sono stati banditi dopo la constatazione
che le fibre di amianto, inalate, sono cancerogene.
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Esso
è strutturato in fibre di dimensioni microscopiche ed è noto fin
dall’antichità. In greco antico amianto è tradotto con il vocabolo asbesto che
significa anche indistruttibile, eterno. Dalla parola asbesto è mutuato il nome
della asbestosi, una delle malattie più temibili causata dall’inalazione delle
fibre di amianto. Gli antichi Romani ritenevano che l’amianto avesse delle
proprietà magiche proprio per la sua resistenza, mentre nei suoi scritti Marco
Polo narra di un tessuto ricavato da “ un fibra scavata dalla terra” che
resisteva al fuoco. Le
sue fibre sono estremamente sottili Per dare una idea della estrema finezza
delle fibre di amianto basti pensare che in un centimetro lineare si possono
affiancare 250 capelli umani, 1.300 fibre di nylon o 335.000 fibre di amianto.
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La
normativa italiana classifica, sotto il comune denominatore “Amianto”, i
seguenti 6 composti:
Serpentino
• Crisotilo
Anfiboli
silicato di calcio e magnesio
• Amosite
• Crocidolite
• Tremolite
• Antofillite
• Actinolite
PROPRIETÀ.
Tra
le caratteristiche tecnologiche principali dell’amianto vi è proprio la
resistenza al fuoco ed all’usura. In definitiva l’amianto ha le seguenti
proprietà:
·
Resistenza alla corrosione;
·
Resistenza agli sforzi di trazione
ed all’usura;
·
Stabilità del materiale agli agenti
fisici e chimici;
·
Resistenza al calore e alto
isolamento termico;
·
Capacità fonoisolante.
TIPOLOGIE DI AMIANTO IN EDILIZIA
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Tipologia
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Ricoprimenti a Spruzzo
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Descrizione
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Il prodotto è costituito dall’impasto di fibre di amianto con leganti
tradizionali (gesso, calce, cemento) o addirittura collanti di origine
animale (colla di coniglio).
Gli amianti spruzzati si presentano in masse di colore grigio cenere, bluastro o grigio chiaro.
La finitura superficiale è solitamente grossolana e risultano visibili ad occhio nudo le sottili fibre di amianto.
In casi particolari la finitura esterna veniva completata con gesso od altro tipo di intonaco di aspetto molto più rifinito.
Talvolta le superfici sono state successivamente trattate con vernici a spruzzo o, spesso, con tinture a base di calce.
Il contenuto di amianto è elevato (circa l'85% ed oltre, in peso del prodotto). |
Applicazioni
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Il rivestimento veniva ottenuto spruzzando l’impasto ancora fluido sulla superficie di pilastri, travi e solai, e sulle pareti.
Tali applicazioni si realizzavano per aumentare la resistenza al fuoco
di edifici a struttura portante metallica (edifici multipiano, nonché
stabilimenti e capannoni industriali e commerciali) e per conferire
proprietà di insonorizzazione ed isolamento termico in edifici a
struttura in cemento armato (prevalentemente edifici di uso pubblico)
la cui costruzione sia avvenuta tra gli anni ’60 ed ’80 del secolo
scorso. |
Friabili: materiali che possono essere facilmente sbriciolati o ridotti in polvere con la semplice pressione manuale;
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Il prodotto è costituito dall’impasto di fibre
di amianto con leganti tradizionali (gesso,
calce, cemento) o addirittura collanti di
origine animale (colla di coniglio).
Gli amianti spruzzati si presentano in masse
di colore grigio cenere, bluastro o grigio
chiaro.
La finitura superficiale è solitamente
grossolana e risultano visibili ad occhio
nudo le sottili fibre di amianto.
In casi particolari la finitura esterna veniva
completata con gesso od altro tipo di
intonaco di aspetto molto più rifinito.
Talvolta le superfici sono state successivamente trattate con vernici a
spruzzo o, spesso, con tinture a base di calce.
Il contenuto di amianto è elevato (circa l'85% ed oltre, in peso del
prodotto). |
Pericolosità |
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Per effetto del naturale degrado del legante, nonché per infiltrazione
di acqua, le fibre di amianto tendono a liberarsi e a sospendersi in
aria. Nel caso di applicazione con colle di origine animale, queste nel
tempo sono state, con un elevato grado di probabilità, compromesse da
muffe.
Il materiale è comunque caratterizzato da elevata friabilità per cui
anche modeste vibrazioni e deboli correnti d’aria sono sufficienti a
produrne l’erosione. Il rischio di rilascio di fibre di amianto ed il
raggiungimento di concentrazioni in aria pericolose è estremamente
elevato in locali al chiuso. In caso di crollo, derivante da incendio o
dissesto strutturale, il rilascio di fibre è ulteriormente accentuato.
Tale circostanza è prevedibile anche nei casi in cui l’edificio sia
stato oggetto di interventi di bonifica dall’amianto mediante
interventi di incapsulamento (trattamento con prodotti penetranti o
ricoprenti che tendono ad inglobare le fibre di amianto, a ripristinare
l'aderenza al supporto e a costituire una pellicola di protezione sulla
superficie esposta) o confinamento (consistente nell'installazione di
una barriera a tenuta che separi l'amianto dalle aree occupate
dell'edificio).
L’esecuzione di tali interventi deve essere evidenziata mediante apposizione del segnale riprodotto a lato. |
Misure di
protezione
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Prima di introdursi in luoghi confinati in cui sia presumibile le
presenza di ricoprimenti in amianto spruzzato (o floccato) indossare
l’equipaggiamento completo da intervento e l’autoprotettore.
Attenersi alla procedura “Interventi in presenza di Materiale Contenente Amianto (MCA)” |
Osservazioni
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Sono
in commercio prodotti per la realizzazione di intonaci a spruzzo che
potrebbero indurre in errori di identificazione (vedi immagine a lato).
Qualora difficoltà oggettive impediscano di accertare con ragionevole certezza la natura del ricoprimento, è auspicabile
che la conduzione dell’intervento, e l’adozione delle conseguenti
misure di sicurezza, avvenga nell’ipotesi più cautelativa di presenza
di amianto.
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Tipologia |
Fibrocemento con Amianto
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Descrizione
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I prodotti in fibro-cemento con amianto (prevalentemente serbatoi, tubi
e lastre) si ottenevano dalla miscela di pasta di cemento Portland con
minerali di amianto, preventivamente frantumati e cardati ad umido.
Dalla miscela, la cui composizione prevedeva circa 160 Kg di amianto,
1200 Kg di cemento e 4500 litri di acqua, si ottenevano i prodotti
finiti.
Le tubazioni, ad esempio, venivano prodotte mediante successivi strati
sottili di impasto avvolti su un cilindro ruotante e sovrapposti fino
ad ottenere lo spessore desiderato (solitamente un centimetro);
ritirando il cilindro si liberavano i tubi i quali venivano avviati
alla successiva fase di maturazione fino al completo indurimento.
Analogamente, per la produzione delle lastre di fibro-cemento, sugli
strati sovrapposti avvolti sul cilindro ruotante, veniva realizzato un
taglio per ottenere lo svolgimento della lastra; la successiva fase di
pressatura sulle lastre piane così ottenute, conferiva la
caratteristica sagomatura.
Il tenore di amianto dei manufatti in fibro-cemento oscilla dal 10 al
15 % in peso; il tipo d’amianto prevalentemente utilizzato è il
crisotilo, al quale possono essere aggiunti la crocidolite e/o
l’amosite.
I manufatti in fibro-cemento contenente amianto si presentano di colore
grigio chiaro se in buono stato di conservazione, ovvero di colore
grigio scuro e con alterazioni superficiali se degradati ed interessati
da sviluppo di muffe e licheni.
Lungo le superfici di rottura dei frammenti dei manufatti in
cementoamianto, si possono osservare anche ad occhio nudo fibre di
piccole dimensioni, chiare (crisotilo, amosite) o scure [blu] (crocidolite).
A tutti i materiali in fibrocemento viene attribuito nell’uso corrente
la denominazione "Eternit” dal nome del suo principale produttore |
Applicazioni
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Elementi di copertura e chiusura: lastre di copertura e di chiusura ondulate, tegole
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Tubazioni: tubi per acqua potabile, per acque di scarico (meteoriche e fognarie), canne fumarie. |
Applicazioni |
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Serbatoi: cassoni per l’accumulo di acqua potabile |
Compatti:
materiali duri che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere solo
con l'impiego di attrezzi meccanici (dischi abrasivi, frese, trapani,
ecc.)
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Pericolosità
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Il rischio di inalazione di fibre di amianto è praticamente
trascurabile qualora gli elementi in fibro-cemento si presentino
integri o poco degradati.
A tal riguardo occorre verificare l’assenza di friabilità del
materiale, affioramento di fibre dalla superficie, presenza di
sfaldamenti, crepe e rotture diffuse.
L’azione di dilavamento delle acque piovane nonché le variazioni di
volume derivanti da escursioni termiche e dal congelamento dell’acqua
che si raccoglie nella porosità degli stessi manufatti, accelera il
naturale processo di degradazione della matrice cementizia, con
particolare riferimento agli elementi di copertura.
Ciononostante, la concentrazione di fibre di amianto disperse in aria
che si rilevano in tali contesti, nella generalità dei casi non desta
preoccupazione se non per la costante permanenza di persone (ambienti
di vita e di lavoro).
Un chiaro indicatore del deupaperamento più o meno accentuato della
matrice cementizia è l’eventuale materiale polverulento nelle grondaie
e negli scoli d’acqua derivanti dall’erosione delle stesse lastre in
cemento amianto. Nelle lastre di copertura ondulate, in particolare, la
presenza di fibra non più agglomerata è visibile nel bordo di displuvio
(vedasi immagine); in tal caso, sebbene le fibre di amianto siano,
nella generalità del materiale, ancora avvolte nella malta di cemento,
è opportuno evitare di imbrattarsene per evitare successive
risospensioni in atmosfera in luoghi distanti dall’origine (vettori di
diffusione).
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Misure di protezione
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Le lastre di copertura in cemento amianto non sono pedonabili per cui
occorre porre attenzione al pericolo di caduta dall’alto per rottura
dell’elemento qualora inferiormente ad esse non sia presente la
struttura di un solaio.
Il rilascio di fibre, anche a seguito di crollo derivante da incendio o
dissesto strutturale, non produce preoccupanti concentrazioni in luoghi
aperti; nelle operazioni successive al crollo connesse al soccorso
(smassamento, ricerca per soccorso a persona, etc.), gli operatori
dovranno indossare una tuta monouso e proteggere le vie aeree con
facciali filtranti o maschere a filtro.
Una ulteriore riduzione del pulviscolo sospeso si potrà ottenere
mediante getti di acqua nebulizzata, opportunamente indirizzati sul
materiale da rimuovere, specie nelle fasi in cui può avvenire la
frantumazione, quindi la perdita di coesione del MCA.
Laddove esigenze connesse al soccorso in vicinanza di elementi in
fibrocemento danneggiati o da demolire (ad esempio, per la creazione di
un
varco) si dovrà dirigere sulla superficie di frattura un getto d’acqua
per abbattere le polveri prodotte, proteggendo al contempo le vie aeree
indossando l’autoprotettore o la maschera a filtro.
Attenersi alla procedura “Interventi in presenza di Materiale Contenente Amianto (MCA)”
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Osservazioni
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Nel settore produttivo dei componenti per l’edilizia in fibro-cemento,
a seguito del divieto di utilizzazione dell’amianto, si è assistito
alla sua sostituzione con fibre vegetali (canapa) o minerali (fibra di
vetro); per queste ultime occorre precisare che la loro dispersione
viene comunque considerata fattore di rischio per la salute delle
persone esposte.
Alcuni degli elementi citati possono risultare indistinguibili a vista
da quelli contenenti amianto; pertanto, a scopo precauzionale e in
assenza di elementi chiarificatori, si consiglia di attuare tutti gli
accorgimenti richiesti nel caso di componenti in fibro-cementi con
amianto. |
Tipologia |
Corde e Tessuti in amianto
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Descrizione
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Le
corde in crisotilo sono facilmente riconoscibili in quanto costituite
da fibre lunghe intrecciate a formare cordoncini di 0.2-0.5 cm di
diametro, a loro volta intrecciate a formare cordoni di 0.6-2 cm di
diametro.
Alla sfilacciatura si possono osservare le fibre di crisotilo in modo molto evidente.
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I tessuti (anche in forma di materassini, filtri e guanti) e le corde
di amianto hanno trovato impiego nei settori industriali ove era
necessario assicurare isolamento termico, incombustibilità ed
isolamento elettrico, e pertanto è presumibile rinvenirne residui in
locali dove sono presenti motori elettrici e apparati termici, caldaie
e impianti industriali dove si utilizzano alte temperature
(principalmente settore metallurgico).
Anche in applicazioni elettriche molto vecchie si possono trovare parti
realizzate in tessuto di amianto. La composizione è generalmente data
da solo crisotilo.
L’aspetto generale è quello di un tessuto grossolano, in cui sono ben
visibili gli intrecci e i nodi del tessuto (trama e ordito) e si
possono facilmente riconoscere le fibre di crisotilo. |
CORDE, NASTRI e GUAINE (rivestimento di tubazioni calde e cavi elettrici, forni, caldaie, ecc.);
TESSUTI (tute ignifughe, coperte spegnifiamma e tende per il
contenimento del calore dei forni a tunnel, materassi con l'esterno in
tessuto e l'interno in fibra grezza per coibentazione grandi caldaie a
vapore delle vecchie navi, sipari da teatro).
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Pericolosità
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Il rischio di inalazione di fibre di amianto è praticamente
trascurabile, in quanto la cardatura delle fibre ed i modesti
quantitativi che in genere accompagnano l’utilizzo di tali prodotti,
non comportano rilasci di consistenza preoccupante.
Concentrazioni pericolose si raggiungono esclusivamente nel caso di
grossi quantitativi in deposito ed in cattivo stato di conservazione.
Tutte le operazioni che comportano la perdita di coesione del
materiale, soprattutto per azione meccanica, possono tuttavia dare
origine a una dispersione importante di fibra. Questi materiali hanno
una migliore resistenza alla fiamma. |
Misure di
protezione
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Spesso le corde e i tessuti di amianto vengono rinvenuti in
pessimo stato di conservazione, talvolta aggravato da impropri
interventi manutentivi effettuati sugli impianti e macchinari cui sono asserviti come rappresentato nelle immagini che seguono. |
Tipologia |
Carta e Cartone in amianto
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Descrizione
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Sono materiali costituiti da pasta di amianto e cellulosa o inerti
organici. Non avendo struttura compatta se maneggiati o se vengono a
contatto con sostanze che possono alterarli sono soggetti ad abrasioni
e ad usura. |
Applicazioni
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Sono
materiali costituiti da pasta di amianto e cellulosa o inerti organici.
Non avendo struttura compatta se maneggiati o se vengono a contatto con
sostanze che possono alterarli sono soggetti ad abrasioni e ad usura.
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Pericolosità
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Il rischio di inalazione di fibre di amianto è praticamente
trascurabile qualora tali prodotti si presentino integri e poco
degradati.
Concentrazioni pericolose si raggiungono esclusivamente nel caso di
grossi quantitativi in deposito ed in cattivo stato di conservazione. |
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Carta e Cartone barriere antifiamma, guarnizioni per forni o caldaie, rivestimento di
piani d'appoggio per pezzi caldi di metallo o di vetro, piani di
appoggio sui banchi di saldatura. All’interno di porte tagliafuoco e
delle pareti e delle porte delle casseforti |
Misure di
protezione
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Si
tratta di MCA in matrice debole che può avere un contenuto di amianto
significativo. Questi materiali possono essere facilmente inumiditi per
limitare la dispersione di fibra. Per i DPI valgono le condizioni della
procedura “Interventi in presenza di Materiale Contenente Amianto (MCA)”.
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Osservazioni
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A
prima vista possono essere indistinguibili da materiali analoghi privi
di fibra di amianto. Possono essere confusi con cartoni caricati
di altri tipi di fibre, in particolare quella di vetro.
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Tipologia |
Lastre e Intonaco in gesso Amianto
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Descrizione
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Questi materiali sono caratterizzati da molte varianti costruttive e diverse tecniche di messa in opera. L’immagine
mostra un pannello di gesso-amianto ricoperto da un sottile strato di intonaco in gesso.
Generalmente questi materiali sono friabili e sono spesso supportati
da lastre di laminati plastici rinforzati con amianto.
Sono riconoscibili grazie alla fibrosità che si evidenzia lungo le
eventuali crepe e, a seconda del grado di finitura, anche in superficie.
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Applicazioni
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I
pannelli in gesso-amianto si possono trovare nei locali in cui esisteva
l’esigenza di un isolamento termico e acustico, oppure la necessità di
realizzare una protezione dagli effetti
dell’incendio.
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Pericolosità
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Elevata, a causa della fragilità del materiale di supporto, spesso accentuata da fenomeni di degrado.
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Misure di protezione
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Il
rilascio di fibre, anche a seguito di crollo derivante da incendio o
dissesto strutturale, non produce preoccupanti concentrazioni in luoghi
aperti; nelle operazioni successive al crollo connesse al soccorso
(smassamento, ricerca per soccorso a persona, etc.), è opportuno che
gli operatori indossino una tuta monouso e si proteggano le vie
respiratorie con facciali filtranti o maschere a filtro.
Laddove esistano imprescindibili esigenze connesse al soccorso in
prossimità di pannelli in gesso-amianto danneggiati o da demolire è
raccomandato l’uso di acqua nebulizzata, ferma restando la protezione
delle vie respiratorie.
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Osservazioni
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Nel
settore produttivo dei componenti per l’edilizia, i pannelli in
gessoamianto, a seguito del divieto di utilizzo dell’amianto stesso,
sono stati sostituiti nell’impasto da altre fibre minerali,
prevalentemente vetro e carbonio.
Si rappresenta tuttavia che alcune di queste fibre possono, se
aerodisperse, rappresentare un rischio per la salute delle persone esposte.
Tali elementi in genere risultano tuttavia indistinguibili a vista da
quelli contenenti amianto; pertanto, a scopo precauzionale, si
consiglia di attuare tutti gli accorgimenti richiesti nel caso di
componenti in fibro-cementi contenenti amianto.
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Tipologia |
Pavimenti e Piastrelle in vinil-amianto
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Descrizione
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Si presentano in forma di mattonelle semirigide o strisce di materiale plastico in una gamma molto estesa di colori.
Il termine generico di vinil-amianto comprende anche prodotti a base di
PVC; nell’uso corrente tutta questa varietà di materiali era
generalmente indicata come “linoleum”.
Questo materiale ha avuto grandissima diffusione per le sue doti di
facilità e rapidità di posa e per l’ottima resa in termini di qualità
della finitura delle superfici, di durabilità e di resistenza.
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Applicazioni
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Soprattutto
negli anni ‘60/’70, la presenza dell’asbesto nei pavimenti in linoleum
si era diffusa per rendere la superficie calpestabile più resistente
agli acidi, all’usura e ai danni prodotti bruciature di sigaretta.
Il successo commerciale di questi prodotti, all’epoca considerati avveniristici, fu travolgente.
Innumerevoli sono i casi di rivestimento dei pavimenti esistenti.
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Pericolosità
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I
pavimenti in mattonelle di vinil amianto (linoleum) non necessitano
normalmente di interventi di bonifica se non quando siano molto
degradati, per motivi estetici o funzionali. Il calore radiante
scioglie il collante, mantenendo le mattonelle in uno stato pastoso
riducendone lafragilità, diminuendo la dispersione di fibre.
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Misure di protezione
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Quelle previste nella procedura “Interventi in presenza di Materiale Contenente Amianto (MCA)”.
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Osservazioni
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I
manufatti in vinil-amianto sono spesso annoverati tra quelli quelli in
matrice debole. Il metodo speditivo di discriminazione delle matrici
recita infatti che la matrice debole è determinata dalla possibilità di
prelevare un campione di materiale senza l’uso di utensili. Le
mattonelle semirigide di linoleum possono essere spezzate con semplice
piegatura, quindi rispondono a questo criterio; tuttavia è evidente che
l’attitudine a rilasciare fibre, tipica dei materiali di matrice
debole, non è qui riscontrabile.
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